Maker non fa soltanto rima con “fare”, “produrre”, “costruire” ma soprattutto con creare e in questa azione costellata di intenti prende quota tutto il mondo della sinergia. Proprio da qui scaturisce la sintonia che ha contraddistinto le varie realtà maker italiane che hanno partecipato a MANTOVA MAKER DAYS in occasione dell’evento “Maker e Capitali della Cultura”. Un concetto, quello della sinergia, ribadito da Stefano Baia Curioni, presidente del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, fin dall’incipit del proprio discorso: “Mi piace che la Capitale della Cultura si relazioni alla capacità di fare e al bene collettivo, in particolare è importante fare insieme”.
7 i FabLab presenti – per altrettante 7 città che sono state insignite del titolo di capitali della cultura – ognuno con una propria storia particolare sul fronte delle origini ma anche dal punto di vista degli intrecci lavorativi e dei progetti in corso. Il FabLab Cagliari nasce ad esempio in una ex tipografia nel cuore della città tanto che prende addirittura vita il kit del “maker cagliaritano” senza dimenticare il pardubot, ossia la stampante per le pardule, come racconta la presidente della realtà Francesca Mereu.
La rete rappresenta la chiave di volta per il FabLab Lecce, con la guida di Cristiano Maci e Luca Ciccarese, portando alla nascita di progetti per non vedenti con monumenti in riproduzione 3D ricordando che la bellezza si può riscoprire ed evocare al di là di certe barriere. L’importanza dell’agire sinergico è stato ribadito anche da Milena Casamassima di OpenLab Matera che opera insieme agli altri FabLab della Provincia come un FabLab Diffuso capace di fare insieme.
Progetti altrettanto importanti legati all’ambito sanitario e in particolare al mondo della disabilità sono, sempre ad esempio, quelli sviluppati dal Santa Chiara Lab Siena, guidato da Patrizia Marti: uno tra gli altri la creazione di abiti che consentono alle persone sorde di sentire le vibrazioni.
Ci sono poi FabLab connessi fortemente al mondo culturale, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico come: ABA FabLab Perugia,dove Giovanni Sciarra e Giacomo Pagnotta operano in sinergia con l’Accademia delle Belle Arti, FabLab Mantova guidato da Cristiana Giordano e impegnato nella digitalizzazione del patrimonio dei Musei Civici mantovani con un numero sempre crescente di studenti in alternanza, You Lab Pistoia che, come ha raccontato Cristina Bambini, si propone quale polo innovativo per la sperimentazione all’interno di un posto privilegiato come la biblioteca comunale.
Storie diverse e tutte originali, come si diceva, ma con un’unica strada da percorrere insieme: quella della sinergia. E proprio MANTOVA MAKER DAYS ha orgogliosamente rappresentato uno dei primi step di avvio per un progetto condiviso che vede nella sinergia il suo primo ingrediente, come evidenzia Cristiana Giordano, presidente dell’Associazione FabLab Mantova: “È stato un momento molto produttivo e interessante per conoscersi, confrontarsi e scoprire come colleghi lontani territorialmente portino avanti iniziative e attività in realtà vicine tematicamente. Questo grazie alla creatività, al leitmotiv della cultura e alla consapevolezza di essere FabLab attivi in una Capitale della Cultura, italiana o europea, senza differenza”. Non mancano infine importanti anticipazioni: “Diverse attività sono già in cantiere: eventi, mostre e perfino giochi capaci di comunicare e far conoscere in un solo progetto la storia, le tradizioni e il patrimonio di tutte le città Capitali della Cultura 2015, 2016, 2017 e 2019, con la positività di attivare un sistema implementabile in grado di attrarre sempre più realtà. Per la prima volta le Capitali possono unirsi grazie a un progetto nato dal basso con l’impegno dei FabLab”.
I maker days… non si fermano!